Microreattore nucleare: l'US Air Force ne installerà uno presso la base di Eielson, Alaska

Microreattore nucleare: l'US Air Force ne installerà uno presso la base di Eielson, Alaska

Attualmente l'approvvigionamento di energia della base di Eielson è garantito dal trasporto regolare di tonnellate di carbone atto a generare fino 33,5 MW di potenza elettrica in loco: oltre all'impatto ambientale, tale metodo risulta essere molto costoso, anche dal punto di vista logistico, ed impegna personale militare che potrebbe essere meglio impiegato altrove

di pubblicata il , alle 20:39 nel canale Tecnologia
 

L'aeronautica americana, US Air Force, ha comunicato l'inizio di un progetto che prevede l'installazione di un microreattore nucleare presso la propria base militare di Eielson, situata a 42 km da Fairbanks, Alaska, il quale si prevede entri in servizio entro il 2027.

Scopo dell'iniziativa quella di sviluppare un progetto pilota volto a trovare un sistema più efficiente e meno impattante per alimentare tutte quelle basi situate in regioni remote e difficilmente accessibili, e che richiedono costantemente un grande apporto di energia da destinare sia all'alimentazione degli impianti elettrici sia ai sistemi di riscaldamento.


Base US Air Force di Eielson - Clicca per ingrandire

"L'energia è una risorsa fondamentale per garantire la continuità di esercizio nelle nostre installazioni. I microreattori sono una tecnologia promettente per garantire la resilienza energetica e l'affidabilità, sono particolarmente adatti per alimentare e riscaldare basi militari remote come Eielson. Questa tecnologia ha il potenziale per fornire una vera garanzia energetica sostenibile e compatibile con le nostre esigenze, e Eielson è il luogo perfetto per verificare la sua validità e fattibilità" afferma Mark Correll vice segretario della divisione US Air Force per i progetti legati all'ambiente, alla sicurezza ed alle infrastrutture.

Nel caso della base di Eielson attualmente l'approvvigionamento di energia è garantito dal trasporto regolare di tonnellate di carbone atto a generare fino 33,5 MW di potenza elettrica in loco: oltre all'impatto ambientale, tale metodo risulta essere molto costoso, anche dal punto di vista logistico, ed impegna personale militare che potrebbe essere meglio impiegato altrove.


Soluzione in container di un microgeneratore nucleare - Clicca per ingrandire

Per la US Air Force questa è una condizione che interessa molti altri siti, e perciò ha iniziato a considerare soluzioni energetiche legate all'adozione di microreattori nucleari, simili ai sistemi di alimentazione dei moderni sottomarini.

Le soluzioni "commerciali" disponibili oggigiorno sono in grado di garantire una potenza elettrica generata nell'ordine di 20 MW e mettere a disposizione anche una cospicua fornitura di energia termica da destinare ad esempio ai sistemi di riscaldamento. Tali generatori sfruttano combustibile nucleare altamente arricchito, rispetto ai reattori convenzionali, e vengono pensati come degli apparati all-in-one relativamente facili da gestire, costruiti in fabbrica, modulari, non sempre bisognosi di acqua per il loro raffreddamento ed inoltre in grado di funzionare per circa 10 anni prima di necessitare di un rifornimento.


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In caso di successo di questo primo impianto pilota, l'aeronautica statunitense valuterà l'utilizzo di microreattori nucleari anche su altre basi militari, inoltre, questo loro impegno, potrebbe fornire le fondamenta per lo sviluppo futuro di sistemi di alimentazione adatti a supportare anche comunità remote, siti minerari nonché altri tipi di impianti energivori come attività per la desalinizzazione dell'acqua o la produzione di idrogeno.

Per maggiori informazioni a riguardo vi invitiamo a visitare il sito della base di Eielson e quello nel quale vengono raccolti i progetti del Air Force Energy Program.

159 Commenti
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Axios200624 Ottobre 2021, 20:54 #1
Se la notizia era con Trump presidente, tutto il mondo ambientalista a strillare, se lo fa Biden, tutto ok. Ipocrisia allo stato puro. L'uranio e' sempre lo stesso. Non esiste uranio "democratico" o "green"...
bonzoxxx24 Ottobre 2021, 21:40 #2
Originariamente inviato da: Axios2006
Se la notizia era con Trump presidente, tutto il mondo ambientalista a strillare, se lo fa Biden, tutto ok. Ipocrisia allo stato puro. L'uranio e' sempre lo stesso. Non esiste uranio "democratico" o "green"...


Biden sta zitto e fa, con Trump era un eterno tweet anche se i danni li ha fatti anche lui.

Riguardo al reattore, se c'è attualmente una fonte di energia con basse emissioni di CO2 è, ahimè, proprio il nucleare
sniperspa24 Ottobre 2021, 21:43 #3
Originariamente inviato da: Axios2006
Se la notizia era con Trump presidente, tutto il mondo ambientalista a strillare, se lo fa Biden, tutto ok. Ipocrisia allo stato puro. L'uranio e' sempre lo stesso. Non esiste uranio "democratico" o "green"...


Ma dai non esageriamo...adesso consumano tonnellate di carbone per alimentare quelle basi, senza contare la benzina consumata per trasportare questo carbone
walterego22124 Ottobre 2021, 22:22 #4
Originariamente inviato da: Axios2006
Se la notizia era con Trump presidente, tutto il mondo ambientalista a strillare, se lo fa Biden, tutto ok. Ipocrisia allo stato puro. L'uranio e' sempre lo stesso. Non esiste uranio "democratico" o "green"...

Su su, vatti a spolverare il cappello "make america great again" e non pensarci più.
ginogino6524 Ottobre 2021, 23:04 #5
Ottima idea installare un reattore nucleare in un probabile obbiettivo militare.
Notturnia24 Ottobre 2021, 23:59 #6
Originariamente inviato da: ginogino65
Ottima idea installare un reattore nucleare in un probabile obbiettivo militare.


Lo si fa da tempo..
Portaerei a propulsione nucleare
Sommergibili a propulsione nucleare
Siti con testate nucleari..

Non è una novità.. anzi.. forse sono più protetti di una normale centrale nucleare..
raxas25 Ottobre 2021, 06:35 #7
negli anni 50 o 60 provarono a installare e a mantenere funzionante un piccolo-reattore nucleare mi pare nella groenlandia, sotto il ghiaccio, ma lasciarono perdere non so per quale problema, non smontarono nulla e tuttora si trovano i resti, con roba radioattiva (forse portarono via le barre ) lì a disposizione di chiunque... quindi sono passati circa 60 anni prima di fare qualcosa di più usabile... mentre nei sottomarini nucleari piccoli reattori ci sono da decenni
phmk25 Ottobre 2021, 07:21 #8
Li aspettiamo in Italia.
Quando i bravi "no-a-tutto" si ritroveranno con le bollette elettriche a +40% vedrai come cambia "il sentiment" anti nucleare ....
E prima che qualcuno scriva "mettitelo sotto casa" io lo accetterei subito, naturalmente come controparte acqua calda ed elettricità gratis per sempre ...
giacomo_uncino25 Ottobre 2021, 09:09 #9
Originariamente inviato da: phmk
Li aspettiamo in Italia.
Quando i bravi "no-a-tutto" si ritroveranno con le bollette elettriche a +40% vedrai come cambia "il sentiment" anti nucleare ....
E prima che qualcuno scriva "mettitelo sotto casa" io lo accetterei subito, naturalmente come controparte acqua calda ed elettricità gratis per sempre ...


quoto
un paio d'inverni al freddo e senz'auto, vedi come ti cambiano le prospettive

e comunque a Monfalcone li producono per l'estero quindi saremmo già pronti

https://www.rai.it/dl/rai24/assets/...c3d1ce4b06.html
Zappz25 Ottobre 2021, 09:14 #10
Originariamente inviato da: phmk
Li aspettiamo in Italia.
Quando i bravi "no-a-tutto" si ritroveranno con le bollette elettriche a +40% vedrai come cambia "il sentiment" anti nucleare ....
E prima che qualcuno scriva "mettitelo sotto casa" io lo accetterei subito, naturalmente come controparte acqua calda ed elettricità gratis per sempre ...


Tanti anni fa, quando vivevo in Giappone, producevano praticamente solo con centrali nucleari e l'elettricità era veramente quasi gratis, al punto che la bolletta era direttamente integrata nel prezzo d'affitto dell'appartamento.

Poi, purtroppo, l'hanno pagata cara, ma sono anche stati parecchio sfigati...

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