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Sandy Munro smonta il motore della Mustang Mach-E: c'è spazio per migliorare

di pubblicata il , alle 16:11 nel canale Auto Elettriche Sandy Munro smonta il motore della Mustang Mach-E: c'è spazio per migliorare

Il noto analista industriale continua nello smontaggio della Ford Mustang Mach-E, e questa volta tocca al motore elettrico posteriore. Compatto e potente, potrebbe però essere costruito meglio, con maggiore pianificazione

 

Sandy Munro e i suoi colleghi sono ormai diventati delle celebrità tra gli specialisti di produzione del settore automotive, grazie alle loro analisi dell'assemblaggio delle auto elettriche, sempre suffragate da smontaggio completo della vettura, pezzo per pezzo. Uno dei lavori più recenti riguarda la Ford Mustang Mach-E.

Mustang Mach-E, motore piccolo ma potente, ma può migliorare

Da diverse settimane Munro sta lavorando alla Mach-E, e nell'ultimo episodio della serie di video che riguardano l'elettrica di Ford ha trattato nel dettaglio il motore elettrico dell'asse posteriore. Si tratta di una unità integrata (ovvero con motore, trasmissione e inverter tutti in un unico blocco) prodotta da BorgWarner, ma con motore ed elettronica forniti da aziende non specificate.

Mach-E

Proprio questo dettaglio ha attirato subito l'attenzione di Munro, notando spazi e attacchi non utilizzati, a suo dire probabilmente per gestire componentistica derivante da fornitori diversi, senza modificare l'housing di volta in volta. Da un lato per un produttore scegliere materiale disponibile nella catena di fornitura può essere un vantaggio, svincolandosi dai problemi di produzione, ma dall'altro può complicare gli interventi di assistenza, oppure rendere meno ottimizzati gli assemblaggi. L'unità integra anche il circuito refrigerante e il lubrificante della trasmissione a singola velocità.

Nonostante questa piccola nota stonata, il motore è compatto e ben realizzato, (ed abbiamo sperimentato le sue ottime qualità anche in pista) ma Munro resta comunque non particolarmente impressionato. È dello stesso avviso anche per quanto riguarda l'inverter, assemblato in maniera complicata, sempre a discapito di possibili interventi. In generale sembra che l'approccio di Ford sia simile un po' per tutte le parti della vettura, con un concentrato di materiale fornito da terze parti, che lascia tanto spazio per miglioramenti futuri.

L'analisi finale che verrà stilata da Sandy Munro potrebbe forse finire proprio in mano a Ford, per studiare come modificare la produzione. Ricordiamo infatti che i video che ci regalano tanti dettagli non sono fine a se stessi, ma contribuiscono alla realizzazione di relazioni che Munro rivende a prezzi certamente non popolari, per svariate decine di migliaia di dollari.

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