Uber

Uber sta spingendo i suoi conducenti verso le emissioni zero, con diverse strategie

di pubblicata il , alle 08:41 nel canale Urban Mobility Uber sta spingendo i suoi conducenti verso le emissioni zero, con diverse strategie

Uber ha fissato l'obiettivo del 100% di veicoli a emissioni zero entro il 2030 in Europa ed entro il 2040 in tutti i mercati; un'ambizione che richiede che anche i conducenti autonomi abbandonino il motore termico

 

Nella transizione fra la mobilità tradizionale e quella a zero emissioni, lo scoglio più grande è far incontrare il motore elettrico a chi è restio al cambiamento.

Al di là, infatti, delle titubanze legate alla differenza di prezzo d'acquisto fra un veicolo ad emissioni zero e uno tradizionale, o l'ansia dell'autonomia, è difficile far cambiare a qualcuno una convinzione radicata, comprovata da anni – o una vita intera – di pratica, salvo usare le giuste strategie.

Uber Green

Ed è quello che sta facendo Uber: "C'è sicuramente qualche esitazione. Penso che sia molto naturale con una nuova tecnologia", ha detto a EURACTIV Chris Hook, responsabile della sostenibilità globale di Uber. "Ma in generale, una volta che qualcuno ha provato un veicolo elettrico, la reazione è molto positiva… Spesso la paura o l'esitazione delle persone non si materializzano realmente una volta che hanno la possibilità di provare effettivamente il veicolo".

Al momento i numeri non sono a favore di Hook; meno del 10% della flotta europea di Uber è composta da veicoli a zero emissioni e l'azienda ha solo sette anni per ribaltare totalmente la situazione.

Per prima cosa, la società di trasporto privato ha stretto numerosi accordi con diversi marchi e gruppi automobilistici - fra cui Stellantis, Kia, Hyundai e Nissan – oltre a compagnie di noleggio, come Hertz, per avere offerte ridotte sui modelli elettrici, in modo che abbia "finanziariamente senso", per i conducenti di Uber, scegliere un'auto a batteria.

"Acquistare una nuova auto non è una decisione da poco. È una decisione finanziaria piuttosto importante per molte persone, in particolare se hai intenzione di guadagnarti da vivere [con quella]", ha spiegato Hook. "La strategia più efficace è stata quella di lavorare con una grande società di autonoleggio o qualcuno che vuole essere nel business dell'acquisto di volumi significativi e poi del leasing o del noleggio di questi veicoli".

Il responsabile della sostenibilità di Uber ha poi proseguito "La scelta di comprare un'auto elettrica non accadrà se le persone perderanno una parte dei loro guadagni effettuando il passaggio, per quanto siano motivate a farlo da altri fattori, come il desiderio di ridurre la loro impronta ambientale".

L'azienda ha anche collaborato con società che hanno implementato punti di ricarica, tra cui BP nel Regno Unito e TotalEnergies in Francia, per offrire ai propri autisti pacchetti di abbonamento più economici. In cambio, il servizio di trasporto utilizzerà i dati dei percorsi dai suoi collaboratori per aiutare le aziende a mappare le posizioni per installare hub di ricarica rapida.

Infine, Uber ha puntato sull'elemento umano per eccellenza, il passaparola, facendo incontrare alcuni "ambasciatori di veicoli elettrici" e i propri conducenti più scettici.

Questi ambasciatori si offrono volontari "per tornare indietro e parlare con i loro colleghi e dire: 'Guarda, sono passato ai veicoli elettrici, questi sono i lati positivi, questi i negativi...'", ha illustrato Hook. "… Danno una valutazione franca e onesta del passaggio [ndr, da un’auto termica a una elettrica]".

Secondo Hook ora i tempi sono maturi, grazie all'aumento dell'autonomia dei veicoli a zero emissioni. "I veicoli a batteria da 30 kilowatt non funzionavano molto bene per conducenti e tassisti di Uber, semplicemente non avevano abbastanza autonomia giornaliera per avere un senso".

Uber Green

L'avvento di batterie da 62 kilowatt ha cambiato questa equazione, vedendo la percentuale di conducenti in grado di guidare per un intero turno senza doversi fermare, arrivare al 95%.

Interrogato riguardo l'eventuale preferenza di Uber per i veicoli elettrici rispetto a quelli a celle combustibili di idrogeno, Hook ha risposto definendo l’azienda "tecnologicamente agnostica".

"È meno ovvio per me da dove ci sediamo oggi che [l'idrogeno] è la tecnologia che scalerà più velocemente. Sembra che ci sia molto slancio dietro i veicoli elettrici a batteria", ha affermato, aggiungendo che la società non esclude l'idrogeno e seguirà lo sviluppo del mercato.

Offerte di Natale: tutti gli sconti da non perdere adesso su Amazon con PC, GoPro, Google Pixel 7, cuffie ma anche tantissimi altri prodotti super scontati!
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^