Italia, ad agosto immatricolazioni elettriche a +83%. Ora c'è lo spettro della fine degli incentivi

di pubblicata il , alle 15:31 nel canale Auto Elettriche Italia, ad agosto immatricolazioni elettriche a +83%. Ora c'è lo spettro della fine degli incentivi

Ad agosto le vendite di auto elettriche in Italia mantengo il trend positivo, ma proprio negli ultimi giorni del mese gli incentivi si sono esauriti. Senza un intervento del Governo il mercato potrebbe avere un contraccolpo

 
31 Commenti
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marchigiano03 Settembre 2021, 00:20 #21
Originariamente inviato da: ciolla2005
Finiti gli incentivi -83%


in realtà, se vuoi tornare a livelli precedenti il +83%, devi fare -45%

però penso anche io che si andrà molto sotto, a -83%
ramses7703 Settembre 2021, 08:50 #22
Originariamente inviato da: Massimiliano Zocchi
C'è chi ha imparato a ragionare in termini di spesa mensile sostenibile, non di costo assoluto.

Presente!
E alla fine spendi molto meno di prima.
ramses7703 Settembre 2021, 09:01 #23
Originariamente inviato da: Bluknigth
In realtà se vuoi ricaricare nel box dovresti avere il tuo wallbox con linea indipendente.

Peraltro mi spiegava in ingegnere che c’è una normativa riguardo a queste cose, che come spesso accade tutti ignorano (in entrambi i sensi, non la conoscono o semplicemente se ne fregano).
Lui dopo aver fatto un corso di formazione al riguardo ha detto che l’auto elettrica può rimanere in concessionaria per quello che lo riguarda. La cosa buffa è che prima era un grande sostenitore della stessa.


Non capirò mai perché la gente vive per sentito dire.
Miocuggino ingegnere?

Da un anno con l’elettrica, 12mila km, vivo benissimo con la mia shuko nel box.
Ho speso 100 euro per maggiorare la sezione del cavo e inserire una protezione sulla linea, con impianto certificato.
Carico a 3 kW, al mattino se voglio ho il pieno e anche se ho caricato 12h la presa non scalda minimamente (ma in realtà quasi sempre mi accontento di veloci rabbocchi al 80%).
Se uno ha bisogno di maggiore autonomia e di fare 500 km al giorno la colonnina gli serve solo se ha anche un impianto che gli garantisce più potenza, ma dire che con una elettrica devi averla per legge mi sembra una fesseria, anche perché allora non potrebbero venderti alcun caricatore da casa, non trovi?

Conosco pure chi ha la colonnina strafiga da 1000 sacchi consigliata in concessionaria (non ne sapeva nulla e l’ha presa) e poi la usa a 1 kW perché ha un impianto da 3 kW classico e se aumenta gli salta tutto.
dany-dm03 Settembre 2021, 10:26 #24
Originariamente inviato da: Bluknigth
In realtà se vuoi ricaricare nel box dovresti avere il tuo wallbox con linea indipendente.

Peraltro mi spiegava in ingegnere che c’è una normativa riguardo a queste cose, che come spesso accade tutti ignorano (in entrambi i sensi, non la conoscono o semplicemente se ne fregano).
Lui dopo aver fatto un corso di formazione al riguardo ha detto che l’auto elettrica può rimanere in concessionaria per quello che lo riguarda. La cosa buffa è che prima era un grande sostenitore della stessa.


La norma esiste e rispecchia ne più ne meno il buon senso.
mi piacerebbe conoscere i motivi che lo hanno spinto a pensarlo.

Originariamente inviato da: TheGreatMazinga
basterebbe mettere l'incentivo solo per una certa fascia di reddito.
ISEE


ti sfugge il senso degli incentivi. Non serve ad aiutare i poveri ma è atta alla sostituzione della maggior parte delle auto con uno più ecologiche, siano esse di lusso o non.

Originariamente inviato da: sbaffo
Più che errore di scelta è che non sapevamo che saltasse la corrente condominiale così facilmente prima di provare. Tutti dicevano che basta una schuko e ci siamo fidati.
Stessa cosa capitata ad un vicino.

Il peso l'ho dedotto io confrontando i pesi del modello benzina con lo stesso modello ibrido. Ci saranno una decina di chili per il motore elettrico, il resto della differenza è batteria.
Ho ricontrollato ora e da listino 4ruote sono 330kg di differenza, facciamo cifra tonda 300kg di batteria.


L'impianto condominiale è degli anni 70, ad un solo contatore sono collegati in serie tutti i box del palazzo. Chiaramente non è stato pensato per assorbimenti alti e prolungati, va bene al massimo per accendere le luci e alzare qualche saracinesca elettrica (che in origine non c'erano).
Le istruzioni dell'auto dicono di settare la ricarica sul livello basso se collegata a impianti casalinghi, la prima volta non lo sapevamo ed è saltata, ora che lo sappiamo non salta, ma se ricarica anche qualcun'altro non so se regge il contatore. Col settaggio basso ci mette 8 ore a caricare, perfetto per la notte, ma come detto non rischiamo.
Nelle prossime assemblee condominiali probabilmente si parlerà del problema, ma si sa come vanno in lungo queste cose...

A chi dice che le infrastrutture sono già a buon punto, nel mio quartiere c'è una sola colonnina nel raggio di un km, finché le plugin in zona sono poche si può sperare di trovarla libera, ma se aumentano...
Comunque è scomodo lasciarla parcheggiata lontano ogni pochi giorni, dopo un po non lo fai più.

In generale non sono contro l'elettrico, ma va pensato bene. In Usa il 20% di chi compra un elettrico torna al benzina dopo un anno, qualche problema evidentemente c'è. L'entusiasmo "senza se e senza ma" di molti è sbagliato.


- in linea di massima la shuko va bene per una casa, non di certo in un garage condominiale... e se salta la protezione per una auto in carica significa che al 90% l'impianto non è a norma indipendentemente dalla EV.
In quasi tutti gli impianti con + di una auto da ricaricare, l'impianto elettrico andrà rivisto.

- Ma ti lasciano caricare l'auto con il contatore condominiale?

- la maggior parte di quel 20 % torna indietro perché non può ricaricare a casa ==> acquisto sbagliato.

Originariamente inviato da: ramses77
Non capirò mai perché la gente vive per sentito dire.
Miocuggino ingegnere?

Da un anno con l’elettrica, 12mila km, vivo benissimo con la mia shuko nel box.
Ho speso 100 euro per maggiorare la sezione del cavo e inserire una protezione sulla linea, con impianto certificato.
Carico a 3 kW, al mattino se voglio ho il pieno e anche se ho caricato 12h la presa non scalda minimamente (ma in realtà quasi sempre mi accontento di veloci rabbocchi al 80%).
Se uno ha bisogno di maggiore autonomia e di fare 500 km al giorno la colonnina gli serve solo se ha anche un impianto che gli garantisce più potenza, ma dire che con una elettrica devi averla per legge mi sembra una fesseria, anche perché allora non potrebbero venderti alcun caricatore da casa, non trovi?

Conosco pure chi ha la colonnina strafiga da 1000 sacchi consigliata in concessionaria (non ne sapeva nulla e l’ha presa) e poi la usa a 1 kW perché ha un impianto da 3 kW classico e se aumenta gli salta tutto.


a quel prezzo ci sono wallbox che misurano la potenza istantanea di tutto l'impianto adeguando la ricarica per non far scattare il contatore.

Se l'impianto è a norma non ci dovrebbero essere problemi in quanto sia i fili che la presa da 16A deve essere adeguatamente protetta.
Essendo il caricabatterie un carico energivoro è buona regola che la presa abbia la sua linea dedicata e quantomeno deve avere la protezione dedicata anche (eventualmente) sul blocco presa stesso. Ovviamente non ci devono essere prolunghe o prese multiple!

In caso il garage (o posto auto) sia liberamente accessibile anche ai non proprietari (esempio: il garage condominiale aperto e quindi non protetto da porte), si deve usare una wallbox.
nickmot03 Settembre 2021, 10:32 #25
Originariamente inviato da: dany-dm

- la maggior parte di quel 20 % torna indietro perché non può ricaricare a casa ==> acquisto sbagliato.


In realtá lomti parlano di Level 2 charging, quindi non solo chi non puó caricare a casa, ma anche chi non puó farlo a velocitá dignitose.
Bluknigth03 Settembre 2021, 10:45 #26
Ok, forse mi sono espresso in modo non corretto.
Mi stavo riferendo a chi ha un’elettrica pura e la deve ricaricare.
Per ricaricare una elettrica alla Shuko 3kw a 220V ci mette dalle 17 alle 22 ore.
Quindi non la reputo una soluzione, specie se sei costretto a fare lunghi tragitti ogni giorno.
L’alternativa è la colonnina a alta tensione pubblica nei pressi dell’abitazione o il wallbox con impianto dedicato, meglio se da 6KW.

I famosi wallbox utilizzano tensioni più alte rispetto ai 220 per permettere la ricarica rapida e qui subentrano i rischi.

Tengo a precisare che nel mio caso sono molto attirato dalle plug-in, perché per il tipo di vita che faccio potrei tranquillamente evitare di andare al distributore se non quelle 10 volte l’anno che faccio percorsi lunghi.

Poi il problema è assorbire gli attuali 6000€ di differenza con il risparmio sui consumi, ma questo è un altro argomento.

Riguardo all’ingegnere che citavo, questi viveva in una casa vecchia e il suo riferimento era una testa.
Fatti i conti di quello che avrebbe dovuto fare per adeguare l’impianto per soddisfare le normative, ha pensato di aspettare tempi migliori.

Nell’utilizzo di impianti condominiali per esempio dovresti chiedere il permesso di utilizzare l’impianto generale dei box in assemblea, mettendo un contatore personale prima del tuo allaccio e pagare di tasca tua eventuali adeguamenti dell’impianto.

Anche il cambiare la sezione del cavo, benché sia tecnicamente corretto, prevede la ricertificazione dell’impianto da un professionista.
Altrimenti se c’è un cortocircuito là responsabilità è tua e l’assicurazione potrebbe defilarsi.


Per cui non è sempre tutto semplice come attaccare la presa alla shuko.


leddlazarus03 Settembre 2021, 11:25 #27
ma io direi basta a questi incentivi.

1) li paghiamo tutti con le tasse, quindi io mi trovo ad aiutare uno che compra un auto elettrica (costosa), che ha decisamente piu soldi di me ed io non posso comprare nemmeno un'auto normale.
2) sta corsa alle auto elettriche andrà a finire male.
3) sta presunta ecologicità io non la vedo poi cosi tanto.
leddlazarus03 Settembre 2021, 11:37 #28
Originariamente inviato da: ramses77
Non capirò mai perché la gente vive per sentito dire.
Miocuggino ingegnere?

Da un anno con l’elettrica, 12mila km, vivo benissimo con la mia shuko nel box.
Ho speso 100 euro per maggiorare la sezione del cavo e inserire una protezione sulla linea, con impianto certificato.
Carico a 3 kW, al mattino se voglio ho il pieno e anche se ho caricato 12h la presa non scalda minimamente (ma in realtà quasi sempre mi accontento di veloci rabbocchi al 80%).
Se uno ha bisogno di maggiore autonomia e di fare 500 km al giorno la colonnina gli serve solo se ha anche un impianto che gli garantisce più potenza, ma dire che con una elettrica devi averla per legge mi sembra una fesseria, anche perché allora non potrebbero venderti alcun caricatore da casa, non trovi?

Conosco pure chi ha la colonnina strafiga da 1000 sacchi consigliata in concessionaria (non ne sapeva nulla e l’ha presa) e poi la usa a 1 kW perché ha un impianto da 3 kW classico e se aumenta gli salta tutto.


si perhè magari tu hai l'impianto del box che si aggancia al tuo contatore.
prima di separarmi anche io avevo il box con l'impianto cosi'.
e questo è gia un bene cosi se alzi il contatore di casa a 6kW sei a posto.

adesso abito in un condominio dove i box sono alimentati tutti da un contatore unico condominiale. e non penso che puoi usare tale impianto per ricaricare un'auto, altrimenti tutti i condomini pagano quello che consumi.

quindi in questi casi dovresti farti un impianto parallelo e fai prima a questo punto a mettere un nuovo contatore apposito.
dany-dm03 Settembre 2021, 11:51 #29
Originariamente inviato da: Bluknigth
Ok, forse mi sono espresso in modo non corretto.
Mi stavo riferendo a chi ha un’elettrica pura e la deve ricaricare.
Per ricaricare una elettrica alla Shuko 3kw a 220V ci mette dalle 17 alle 22 ore.
Quindi non la reputo una soluzione, specie se sei costretto a fare lunghi tragitti ogni giorno.


Casi particolari a parte, l'elettrica pura è consigliata a chi non fa tanta autostrada e a chi ha la possibilità di ricaricare a casa. Il primo per via dei consumi elevati in autostrada che ne riducono la convenienza. Il secondo per:
- costo minore Wh/km specie con fotovoltaico
- non devi parcheggiare distante
- puoi ricaricarla ogni sera.
una grossa differenza tra il termico e l'EV è proprio il ricaricare ogni giorno. Può sembrare una rottura di balle (e magari lo sarà per qualcuno) ma è una cosa che con il tempo diventa automatico ed è meno rompi balle di andarti a trovare il benzinaio.

ricaricare ogni sera a 2.5 kW e per 8 ore (dormirai spero) significa mediamente 120 km di autonomia wltp ogni giorno che sono molto al di sopra della media italiana. Se poi si devono fare più chilometri allora vale la pena pensare ad un aumento della potenza disponibile con tutti i costi annessi ma che dovrebbero ripagarsi nel brevissimo tempo.
Quindi parlare di 17/20 ore di ricarica, non ha senso o si ha sbagliato l'acquisto.

L’alternativa è la colonnina a alta tensione pubblica nei pressi dell’abitazione o il wallbox con impianto dedicato, meglio se da 6KW.

I famosi wallbox utilizzano tensioni più alte rispetto ai 220 per permettere la ricarica rapida e qui subentrano i rischi.


le wallbox sono quelle che si attaccano ai muri e solitamente sono monofasi. Per quelle più potenti si arriva ad usare la trifase che non sono più pericolose ma che richiedono 1 filo in più e quindi una modifica anche sostanziale all'impianto.

Tengo a precisare che nel mio caso sono molto attirato dalle plug-in, perché per il tipo di vita che faccio potrei tranquillamente evitare di andare al distributore se non quelle 10 volte l’anno che faccio percorsi lunghi.

Poi il problema è assorbire gli attuali 6000€ di differenza con il risparmio sui consumi, ma questo è un altro argomento.

Riguardo all’ingegnere che citavo, questi viveva in una casa vecchia e il suo riferimento era una testa.
Fatti i conti di quello che avrebbe dovuto fare per adeguare l’impianto per soddisfare le normative, ha pensato di aspettare tempi migliori.


in grassetto: volevi dire Tesla?

Casi particolari a parte e se ci si accontenta delle canaline a vista, con una spesa contenuta si può fare.

Nell’utilizzo di impianti condominiali per esempio dovresti chiedere il permesso di utilizzare l’impianto generale dei box in assemblea, mettendo un contatore personale prima del tuo allaccio e pagare di tasca tua eventuali adeguamenti dell’impianto.

Anche il cambiare la sezione del cavo, benché sia tecnicamente corretto, prevede la ricertificazione dell’impianto da un professionista.
Altrimenti se c’è un cortocircuito là responsabilità è tua e l’assicurazione potrebbe defilarsi.


Per cui non è sempre tutto semplice come attaccare la presa alla shuko.


Solitamente in caso di condomini il problema principale non è tecnico ma sono i condòmini (persone)
dany-dm03 Settembre 2021, 12:06 #30
Originariamente inviato da: leddlazarus
ma io direi basta a questi incentivi.

1) li paghiamo tutti con le tasse, quindi io mi trovo ad aiutare uno che compra un auto elettrica (costosa), che ha decisamente piu soldi di me ed io non posso comprare nemmeno un'auto normale.
2) sta corsa alle auto elettriche andrà a finire male.
3) sta presunta ecologicità io non la vedo poi cosi tanto.



Lo scopo degli incentivi è cambiare tutto il parco auto, non solo le auto dei meno abbienti.

1) solitamente il ricco si prende auto che non rientrano negli incentivi.
2) solo se pigia troppo sull'acceleratore
3) non è la panacea di tutti i mali ma è solo una parte della soluzione.

aggiungo che il ricco ha probabilmente pagato molte più tasse di quel che riceve dallo stato.
aggiungo che il ricco probabilmente si è fatto il culo o ha rischiato per arrivare dov'è
Aggiungo che nessuno si lamentava degli incentivi sulla rottamazione.
aggiungo che se la legge è uguale per tutti anche gli incentivi dovrebbero esserlo. La verità è che la legge è uguale per tutti ma prevede discriminazioni.

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