Tesla: da domani addio ai Supercharger gratis e arriva la 'tassa di stazionamento'
di Manolo De Agostini pubblicata il 12 Ottobre 2020, alle 15:23 nel canale Soluzioni di ricaricaDa domani 13 ottobre i possessori di vetture Tesla - salvo chi ha comprato Model X e S con formule ad hoc - dovranno pagare la ricarica al Supercharger: si parla di 31 centesimi al KWh. Per tutti arriva inoltre una tassa di stazionamento, in modo da evitare occupazioni selvagge delle piazzole.
Da domani 13 ottobre gli acquirenti italiani di una Tesla rischiano di pagare una tassa di stazionamento al Supercharger. Chi occupa il Supercharger più del dovuto (che paghi o ne usufruisca gratuitamente), a partire da 5 minuti dopo il termine della ricarica, si vedrà addebitare 40 centesimi al minuto qualora oltre il 50% delle piazzole risulti occupata, e fino a 80 centesimi nel caso le stazioni risultino tutte occupate. Lasciare la macchina in ricarica e andarsene, magari per 2 ore oltre i 5 minuti concessi, porta quindi a un potenziale esborso tra 48 e 96 euro.
È per questo motivo che nei giorni scorsi Tesla ha chiesto ai propri clienti, anche chi ha acquistato una Model X o S con ricariche gratis al Supercharger per sempre, di indicare i propri dati di fatturazione. L'app di Tesla installata sullo smartphone fortunatamente invia notifiche prima del completamento della ricarica, quindi trovandosi nei paraggi dell'auto si dovrebbe riuscire a non incappare nella tassa di stazionamento.
Basta un po' di attenzione, e nel caso vi trovaste in una zona in cui il vostro smartphone non avesse campo, il consiglio è quello di impostarvi un timer se dovete allontanarvi un po' dall'automobile, in modo da non rischiare un ulteriore esborso.
L'altra novità poco gradita ai clienti Tesla, in particolare a chi non possiede ricariche gratis ai Supercharger, riguarda il pagamento di 31 centesimi al kWh, a fronte di una ricarica che dal giugno 2019 era totalmente gratis. In realtà si tratta dell'aggiustamento di una stortura: dal giugno dello scorso anno Tesla non era riconosciuta come un'azienda in grado di erogare e vendere energia a causa di un problema burocratico, quindi non poteva fatturare l'energia, ed era costretta a regalarla.
Il problema è adesso stato risolto (in realtà dal 21 settembre) e quindi da domani la ricarica al Supercharger si pagherà, ma costerà 31 centesimi al KWh anziché 30 centesimi come indicato in passato. Un centesimo in più che non dovrebbe comunque dilapidare le finanze dei "teslari". Chi ricaricherà una Tesla Model 3 con batteria da 75 kWh presso un Supercharger si ritroverà quindi a spendere poco più di 23 euro per un pieno, con il quale potrà percorrere tra 350 e 400 chilometri.
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106 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA 31 cent il kw/h purtroppo il ....
...metano rimane ancora troppo conveniente(se hai pannelli e ricarica da casa e' un altro paio di maniche), e' vero che l'elettricita' e' pluritassata e il metano no , pero' non penso che si possa ragionare solo sulla leva fiscale.@Silviop non ne so molto e sono curioso. Quanta strada si fa col metano su un'auto delle stesse dimensioni più o meno?
Con l'uso che ne faccio il risparmio del metano va a farsi friggere con la revisione delle bombole e quel poco di manutenzione in più di cui necessita(Penso per esempio al controllo gioco delle valvole).
L'elettrico conviene anche perché azzera gli interventi di manutenzione ordinaria, oltre ad avere vantaggi fiscali, possibilità di ricariche gratuite e assicurazioni ridotte.
L'elettrico conviene anche perché azzera gli interventi di manutenzione ordinaria, oltre ad avere vantaggi fiscali, possibilità di ricariche gratuite e assicurazioni ridotte.
Però il metano ha una infrastruttura in grado di rendere l'auto usabile da praticamente chiunque, non solo da chi ha un garage/viale privato.
Il discorso risparmio poi va affrontato in senso più ampio, un'auto a metano (o convertita aftermarket) costa decisamente meno di una elettrica, per rientrare dell'investimento serve molto più tempo.
L'auto elettrica ad oggi non si prende per risparmiare, o almeno non sul breve/medio periodo.
L'elettrico non azzera gli interventi di manutenzione ordinaria, li riduce, ma non li azzera.
L'elettrico conviene anche perché azzera gli interventi di manutenzione ordinaria, oltre ad avere vantaggi fiscali, possibilità di ricariche gratuite e assicurazioni ridotte.
Per il metano non so dirti, ma col GPL io con 20 euro circa di pieno faccio 400 km se la uso solo in città e fino a 440 nel misto. Col gpl (che ho anche nella macchina di mia moglie da diversi anni) i costi di manutenzione non sono superiori a quelli normali e le bombole vanno sostituite dopo 10 anni (costo intorno al mezzo migliaio di euro... cifra che ammortizzo in pochi mesi)
Invece ricordo che gia' amici che avevano impianti con iniettori di terze parti da installare, centraline varie etc.. si trovavano con problemi vari nel tempo.
Come al solito il nuovo non e' detto che sia sempre meglio del vecchio.
Ma se dovessi scegliere tra le varie soluzioni il GPL, nella forma di impianto piu' semplice lo preferirei.
Il discorso risparmio poi va affrontato in senso più ampio, un'auto a metano (o convertita aftermarket) costa decisamente meno di una elettrica, per rientrare dell'investimento serve molto più tempo.
L'auto elettrica ad oggi non si prende per risparmiare, o almeno non sul breve/medio periodo.
L'elettrico non azzera gli interventi di manutenzione ordinaria, li riduce, ma non li azzera.
E non è vero neanche che li riduce, semplicemente perchè l'elettrico è una tecnologia relativamente nuova nell'automotive.
Un'auto a combustione non sei obbligato a cambiarla spesso, mia mamma ha una panda di 15 anni con 35k Km, che per le sue esigenze può andare avanti ancora 10 anni con manutenzione risibile, visto il chilometraggio.
banalmente la batteria l'ha cambiata già 3 volte, l'ultima il mese scorso: se invece del motore endotermico ne avesse avuto uno a batteria e avesse dovuto cambiare le batterie, la sua auto l'avrebbe già buttata via due volte, diventando assolutamente antieconomico la sostituzione (allo stesso modo per cui un telefono di 4 anni pagato 200 euro, se ci molla la batteria lo butti, perchè la riparazione supera il valore del bene.
Lasciamo perdere che i fautori dell'elettrico con le fette di prosciutto sugli occhi non si rendono conto che se domani le auto elettriche le regalassero, poi dove e come le ricaricheremmo centinaia di milioni di veicoli elettrici?
Quante centrali a combustibile fossile o nucleari (perchè le rinnovabili non basterebbero e non garantirebbero una continuità di erogazione) si dovrebbero costruire?
E per ricaricarle dovrebbo scavare IL MONDO per posare cavi e colonnine per ricaricarle di notte, non tutti possono stare mezz'ora ad aspettare che l'auto si carichi (e servirebbero comunque centinaia di volte in più il numero di punti di ricarica rispetto agli attuali distributori di carburante.)
Ci si sciacqua la bocca sull'ecologia dell'elettrico senza guardarne non tutti, ma manco 1/10 dei problemi che crea!
(taccio dell'inquinamento per l'estrazione, trasporto e trasformazione dei componenti delle batterie, e taccio maggiormente sul fatto che già oggi non sappiamo dove buttare quelle dei telefoni: immaginiamo dei moltiplicarne n volte il volume paragonando 1 telefono con un'auto...avete presente la TRAGEDIA ecologica del loro smaltimento?)
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