Il CEO di Stellantis sempre contrario alle elettriche: meglio altre tecnologie

Il CEO di Stellantis sempre contrario alle elettriche: meglio altre tecnologie

Carlos Tavares, a capo di Stellantis, manifesta nuovamente il proprio scetticismo verso una transizione all'elettrico che a prescindere la sua azienda ha già definito come prioritaria

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Auto Elettriche
Stellantis
 

In più occasioni Carlos Tavares, CEO del gruppo Stellantis, ha manifestato le proprie remore riguardo la transizione verso veicoli completamente elettrici. Questo nonostante la sua azienda abbia annunciato un importante piano di investimenti e sviluppo che la porterà ad avere 4 differenti piattaforme completamente elettriche a disposizione per la costruzione di una articolata gamma di vetture.

In occasione di un'intervista congiunta con i quotidiani Les Echos, Handelsblatt, Corriere della Sera e El Mundo, Tavares ha rimarcato la sua opinione che la transizione verso veicoli elettrici sia una scelta in primo luogo politica e che l'uscita di scena dei motori termici porta a conseguenze legate all'ambiente e alla gestione sociale legata al lavoro.

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E' opinione di Tavares che l'industria automobilistica, chiamata a ridurre le emissioni delle vetture per un futuro più sostenibile, non avrebbe la sola via delle vetture elettriche a disposizione ma potrebbe sfruttare altre tecnologie come quelle ibride già in uso. Tavares calcola che in Europa, con l'attuale mix nella produzione di energia tra le varie fonti accessibili, un veicolo elettrico deve percorrere almeno 70.000 km prima di poter compensare le emissioni di CO2 generate dalla produzione delle batterie installate, così da pareggiare il conto con un veicolo di tipo light hybrid. A questo si associa il costo che può essere anche pari alla metà di quello di una corrispondente vettura completamente elettrica.

A questo tipo di considerazione viene da obiettare che se il conto dei 70.000 km è corretto, ma non abbiamo dati per affermarlo o smentirlo, anche una vettura di tipo light hybrid ha un impatto in termini di CO2 dalla sua produzione che si somma a quello generato durante la percorrenza delle strade.

Detto questo, una percorrenza di 70.000 km soprattutto per un veicolo completamente elettrico è estremamente contenuta pensando alla vita media di una vettura di questo tipo, oltre al chilometraggio medio percorso dal possessore di un veicolo prima della sua vendita o rottamazione. Se anche ci volessero 70.000 km per arrivare ad un punto di pareggio in termini di emissioni, superata quella soglia una vettura elettrica continuerebbe a non emetterne mentre per i veicoli termici per quanto ibridi l'impatto sarebbe sempre presente.

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L'opinione espressa da Tavares del resto replica quanto da lui espresso in precedenti interventi pubblici: alla fine del 2021 aveva dichiarato che il passaggio ai veicoli elettrici era stato imposto ai costruttori dall'alto, con la conseguenza che questo porterà al fallimento di alcuni dei player di mercato. Tavares, la scorsa primavera, aveva manifestato il proprio scetticismo sull'impatto ambientale dei veicoli elettrici oltre ad una problematica legata al costo di acquisto di questa tipologia di vetture.

A prescindere dalle opinioni del proprio CEO, Stellantis guarda con slancio all'elettrificazione delle proprie vetture. Se già ora la gamma in commercio si sta progressivamente espandendo con vetture completamente elettriche tra qualche anno la disponibilità delle nuove piattaforme completamente EV espanderà ulteriormente la presenza dei vari brand del gruppo Stellantis nel mondo delle vetture a zero emissioni.

162 Commenti
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giuvahhh22 Gennaio 2022, 16:21 #1
direi che ha ragione alla fine dei conti.
Sandro kensan22 Gennaio 2022, 16:24 #2
è indubbio che una buona parte della popolazione europea non avrà i soldi per comprarsi una auto elettrica. Anni addietro una auto partiva da 5000 euro. Molti italiani, greci, spagnoli si potevano permettere questa auto. Con l'avvento dell'elettrico e senza incentivi sostanziosi come sta accadendo già adesso in Italia, un lavoratore che può permettersi di comprare una auto da 5000 euro non trova assolutamente nulla.

In più le varie scatole nere, i vari abs, le varie frenate automatiche, gli airbag, i telai rinforzati hanno appesantito l'auto, l'hanno resa più costosa e hanno spinto verso auto più grandi e quindi doppiamente più costose. Chi ha sempre 5000 euro si trova senza auto perché la politica, le normative sono state fatte per chi ha redditi medio-alti e sono escludenti i redditi bassi o medi.

Ci sono paesi che hanno redditi bassi e mai si sognerebbero di approntare normative definite di sicurezza che avrebbero come effetto quello di mettere sul mercato auto per soli ricchi.
RM1022 Gennaio 2022, 16:31 #3
Fra l'altro questi calcoli dell'inquinamento basati solo sulla CO2 non indicano assolutamente nulla sul reale inquinamento. Anzi, si continua a portare avanti il concetto che l'inquinamento sia praticamente solo la CO2 in atmosfera. Ma poco si calcola invece dell'inquinamento altro rispetto alla CO2, causato dall'estrazione delle materie prime delle batterie, della loro trasformazione (ancora una volta non solo la CO2), e poi a fine ciclo del loro smaltimento (e ancora, non solo in termini di CO2). E poi fare un confronto con l'inquinamento (ancora e ancora, non solo in termini di CO2) del processo produttivo di un'auto tradizionale.

Quando usciranno studi che includano un confronto contando l'inquinamento a 360° (quindi, ancora, non solo la CO2), allora faremo un discorso serio, se ciò che ci interessa davvero è la tutela dell'ambiente.
niky8922 Gennaio 2022, 16:38 #4
Originariamente inviato da: RM10
Fra l'altro questi calcoli dell'inquinamento basati solo sulla CO2 non indicano assolutamente nulla sul reale inquinamento. Anzi, si continua a portare avanti il concetto che l'inquinamento sia praticamente solo la CO2 in atmosfera. Ma poco si calcola invece dell'inquinamento altro rispetto alla CO2, causato dall'estrazione delle materie prime delle batterie, della loro trasformazione (ancora una volta non solo la CO2), e poi a fine ciclo del loro smaltimento (e ancora, non solo in termini di CO2). E poi fare un confronto con l'inquinamento (ancora e ancora, non solo in termini di CO2) del processo produttivo di un'auto tradizionale.

Quando usciranno studi che includano un confronto contando l'inquinamento a 360° (quindi, ancora, non solo la CO2), allora faremo un discorso serio, se ciò che ci interessa davvero è la tutela dell'ambiente.


Per quanto per me l'elettrico sia come è stato il diesel, cioè un'alternativa che si affianca, allora dobbiamo anche calcolare l'inquinamento dell'intera filiera dei combustibili fossili dall'estrazione alla distribuzione.
RM1022 Gennaio 2022, 16:44 #5
Originariamente inviato da: niky89
Per quanto per me l'elettrico sia come è stato il diesel, cioè un'alternativa che si affianca, allora dobbiamo anche calcolare l'inquinamento dell'intera filiera dei combustibili fossili dall'estrazione alla distribuzione.


Certamente. Così come dobbiamo anche calcolare, sempre in termini di inquinamento a 360° (quindi non solo di CO2 in atmosfera) la produzione di energia elettrica, la costruzione delle centrali nuove e il loro impatto, la quota di "ammortamento" dell'inquinamento dato dalla percentuale di elettricità utilizzata, calcolata sulle centrali vecchie, l'ulteriore estrazione, lavorazione e messa a punto delle materie prime per costruire le nuove centrali e i nuovi elettrodotti che dovranno sopportare un forte aumento della richiesta energetica, più il loro smaltimento. E così via. E dall'altra parte, c'è da calcolare, sempre a 360°, gli impatti sulla costruzione delle petroliere (non tutte le petroliere, ma solo calcolando qual è la percentuale di carburante destinato ai mezzi di trasporto), la quota di manutenzione sempre su base percentuale, e del trasporto dei combustibili. Più, la riciclabilità di tutta questa roba e il relativo impatto.

Insomma, è un calcolo molto complesso. Si fa presto a dire "inquina" e "non inquina". Io resto agnostico in realtà, ma ciò che vedo ad oggi è solo l'equazione "non emette CO2 quando la uso QUINDI non inquina". Ma così non ci siamo proprio.
Viridian22 Gennaio 2022, 17:02 #6
Quoto RM10 al 100%

tra l'altro una scelta equilibrata sarebbe stata spingere sull'elettrico per i mezzi da città, più piccoli e leggeri, con una bassa percorrenza chilometrica giornaliera e caratterizzati da una guida stop and go dove l'elettrico da il massimo dei suoi vantaggi

invece spingono tutti i mezzi verso l'elettrico, anzi è visto come un sistema per mezzi da alta gamma, non ci siamo proprio...ad esempio se usato in autostrada il vantaggio dell'elettrico si riduce di molto, senza contare che per quel tipo di utilizzo servono batterie molto grandi per avere una autonomia decente
Ratavuloira22 Gennaio 2022, 17:23 #7
Originariamente inviato da: Sandro kensan
è indubbio che una buona parte della popolazione europea non avrà i soldi per comprarsi una auto elettrica. Anni addietro una auto partiva da 5000 euro. Molti italiani, greci, spagnoli si potevano permettere questa auto. Con l'avvento dell'elettrico e senza incentivi sostanziosi come sta accadendo già adesso in Italia, un lavoratore che può permettersi di comprare una auto da 5000 euro non trova assolutamente nulla.

In più le varie scatole nere, i vari abs, le varie frenate automatiche, gli airbag, i telai rinforzati hanno appesantito l'auto, l'hanno resa più costosa e hanno spinto verso auto più grandi e quindi doppiamente più costose. Chi ha sempre 5000 euro si trova senza auto perché la politica, le normative sono state fatte per chi ha redditi medio-alti e sono escludenti i redditi bassi o medi.

Ci sono paesi che hanno redditi bassi e mai si sognerebbero di approntare normative definite di sicurezza che avrebbero come effetto quello di mettere sul mercato auto per soli ricchi.


L'ho già detto diverse volte...tempo qualche lustro e torneremo al cavallo
toni.bacan22 Gennaio 2022, 17:26 #8
Originariamente inviato da: Viridian
Quoto RM10 al 100%

tra l'altro una scelta equilibrata sarebbe stata spingere sull'elettrico per i mezzi da città, più piccoli e leggeri, con una bassa percorrenza chilometrica giornaliera e caratterizzati da una guida stop and go dove l'elettrico da il massimo dei suoi vantaggiinvece spingono tutti i mezzi verso l'elettrico, anzi è visto come un sistema per mezzi da alta gamma, non ci siamo proprio...ad esempio se usato in autostrada il vantaggio dell'elettrico si riduce di molto, senza contare che per quel tipo di utilizzo servono batterie molto grandi per avere una autonomia decente

In un mondo utopico dovrebbe essere così.
Però purtroppo dobbiamo fare i conti con l'aspetto economico.
L'utilitaria / citycar deve costare poco altrimenti perde una buona fetta del mercato a cui è destinata, ma oggi come oggi un motore elettrico (anzi, le batterie) costa uno sproposito.
Una 500 benzina con 15.000€ la porti a casa nuova. Una 500 elettrica con meno di 30.000€ NON la porti a casa (al netto di eventuali bonus governativi/regionali che possono esserci o non esserci ma che comunque ricadono sul portafogli di TUTTI gli italiani che pagano le tasse).
Se ho 30.000€ per una citycar ho anche 45-50.000€ per qualcosa di più grosso e di moda.
E se voglio aggredire il mercato in maniera massiccia non posso buttarmi su un segmento di nicchia che sarebbe solo che controproducente per tutta la gamma.

Semplificando, è più facile che si venda una 500 elettrica a 30.000€ (contro i 15.000 benzina) o una Jeep Compass ibrida a 40.000 (contro i 35.000€ diesel)?
io78bis22 Gennaio 2022, 17:50 #9
Originariamente inviato da: Sandro kensan
.... Anni addietro una auto partiva da 5000 euro. Molti italiani, greci, spagnoli si potevano permettere questa auto. Con l'avvento dell'elettrico e senza incentivi sostanziosi come sta accadendo già adesso in Italia, un lavoratore che può permettersi di comprare una auto da 5000 euro non trova assolutamente nulla.


Scusa ma di che auto stai parlando? Io non ne ricordo nemmeno una acquistabile per quella cifra. Se parliamo di auto e non quadriciclo.

Poi sicuramente il costo medio di un'auto è salito molto ma 5000€ proprio non lo ricordo
Sandro kensan22 Gennaio 2022, 17:54 #10
Originariamente inviato da: io78bis
Scusa ma di che auto stai parlando? Io non ne ricordo nemmeno una acquistabile per quella cifra. Se parliamo di auto e non quadriciclo.

Poi sicuramente il costo medio di un'auto è salito molto ma 5000€ proprio non lo ricordo


Forse la cifra non è precisa ma l'auto più economica della FIAT, la panda, una ventina d'anni fa mi pare costasse su quella cifra. Forse erano 6000 euro.

Passando da quel tipo di auto che comprendeva la Fiat UNO, la Panda e altre auto anche di altre marche, alle auto più moderne si sono dismessi quel tipo di telaio perché insicuro, si sono aggiunti sempre più sistemi di sicurezza, fino all'ultimo che è la black box. Tutto questo è un peso, un costo e un consumo di carburante aggiuntivo. Inoltre ha portato ad auto che pesano tutte molto oltre i 10 quintali.

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