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Auto elettrica calata dall'alto, l'AD di Stellantis scettico su prezzi, impatto ambientale e occupazione

di pubblicata il , alle 10:48 nel canale Mercato Auto elettrica calata dall'alto, l'AD di Stellantis scettico su prezzi, impatto ambientale e occupazione

L'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, non le ha certo mandate a dire sull'auto elettrica, parlando di una decisione imposta dai governi, anche in modo brutale. Secondo lui c'è un problema di prezzi, che rendono le vetture elitarie, ma anche l'impatto ambientale è tutto da verificare.

 
69 Commenti
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Perseverance15 Maggio 2021, 14:38 #21
Fù spiegato bene in alcuni documentari e reportage tv, rai3 la7 ora non ricordo ma di sicuro quei canali lì xkè da altre parti non li fanno.

Il passaggio all'elettrico si trascina come prerequisiti l'adeguamento delle infrastrutture di produzione, trasporto e stoccaggio dell'energia elettrica che dovranno passare dagli attuali combustibili fossili (carbone, nucleare, gasolio ...) a fonti rinnovabili (pannelli, eolico, idro). Si parlava di nuovi impianti eolici, fotovoltaici e network cittadini di produzione-accumulo con sistemi di gestione e interoperabilità intelligienti.

I fossili creano enormi problemi alla salute e all'ambiente, non solo quello che ci circonda, ma soprattutto quello lontano da noi e da cui dipendiamo; il nucleare poi neanche a parlarne xkè ha dei costi insostenibili di realizzazione, di sicurezza e soprattutto di smaltimento; eppoi è cmq una fonte fossile che andrà esaurendosi ma che con l'uso crea il problema delle scorie e del loro stoccaggio per decine\centinaia di anni per quelle scorie a bassa\media attività e per migliaia di anni quelle ad alta attività che sono poi quelle delle centrali.

La richiesta energetica si dice che sia in aumento, quindi c'è necessità di costruire nuovi impianti... ma di che tipo? Ormai molti esperti ed investitori pare che non ritegano più proficuo continuare a buttare soldi sui fossili xkè alla fine del ciclo si spenderà di più di quanto previsto: ideazione, edificazione, messa in funzione, approvvigionamento di combustibile, manutenzione, smaltimento e tutto ciò che ne consegue cioè il trattamento con la bonifica dei siti ed il loro smaltimento e lo stoccaggio dei rifiuti per millenni farà rimangiare tutto quanto sarà stato guadagnato sia in termini economici che ambientali.

L'adeguamento per il passaggio all'elettrico sarebbe anche fattibile, anzi diverrà fondamentale l'infrastruttura a monte, ma il vero problema (e quindi la sfida) sarà evitare di ricascare nel problema dello smaltimento, ora dei rifiuti fossili come CO2 scorie e altre cose, un domani delle batterie. È necessario trovare un sistema altamente efficace per il riciclo delle batterie al litio o trovare altri tipi di batterie riciclabili come quelle al piombo; se non si fà anche questo non si vince la partita xkè alla fine risaremo col problema di dove buttare le batterie esauste; e non voglio neanche pensare che qualcuno possa avanzare idee criminali come quelle che taluni vorrebbero sotterrarle tutte là dove sono i negri (scorie nucleari comprese).
Darkon15 Maggio 2021, 14:52 #22
Originariamente inviato da: WarDuck
Sono almeno 30 anni (se non di più che esistono carburanti alternativi a basso impatto come GPL e Metano.


Vero, il problema è che nessuno li ha mai voluti adottare. Sia come costruttori, sia come clienti visto che i motori GPL/Metano nonostante l'economicità sono stati scelti da pochissimi.

Aggiungiamoci che far sparire il Diesel dai listini è una scelta *politica* del tutto insensata.


Non è insensato e non perché come molti credono il diesel inquini di più ma perché i diesel vengono manomessi molto di più.
Per darti un'idea se prendi a caso 20 auto diesel e 20 benzina è molto più probabile che troverai manomissione defap in testa nel diesel che non nel benzina. Per questo li stanno eliminando gradualmente non perché usciti di fabbrica siano particolarmente inquinanti. Inoltre c'è anche il problema dei diesel venduti male... sai quanti defap vengono fatti su citycar che facendo si e no 10Km/giorno a bassa velocità in città si intasano continuamente!?

Il problema non è che i produttori passino all'elettrico, o che il mercato premi l'elettrico, il problema è l'imposizione a colpi di norme e quindi ancora una volta, calata dall'alto, incurante della libertà di scelta dei cittadini e sempre con la pretesa delle nostre classi dirigenti di sapere ciò che è bene per noi e per l'umanità.


È parzialmente una leggenda anche questa. La realtà è che i costruttori per primi (in larga maggioranza) non vedono l'ora di abbandonare benzina/diesel per il semplice fatto che ormai ottimizzare un motore più di quanto non lo sia già adesso è estremamente costo e si è talmente vicini ai limiti fisici che trovare anche solo un 2% di efficienza in più è un'impresa che non si ripaga. Inoltre c'è il problema che come dico sempre le auto vengono vendute sulla base dell'emozione e del portafoglio ma se adesso una utilitaria va pressappoco come la gran parte delle berline molti scelgono di non spendere.

Ma invece è palesemente un modo per smuovere un mercato che era fermo e stagnante anche prima della pandemia.


Su questo non posso che darti ragione ed era anche l'ora francamente. Io ma penso molti altri ormai non si cambiava auto perché il mercato sostanzialmente non offriva niente che comportasse un cambiamento importante e ho un'auto che ha spento già 10 candeline.

Probabilmente ai produttori conviene molto di più l'elettrico sul quale avranno margini molto più alti.


Esatto... come ti ho detto sopra gli conviene quasi a tutti quasi sotto ogni punto di vista.
Mparlav15 Maggio 2021, 16:00 #23
Originariamente inviato da: barzokk
Il ceo di Toyota: «L’auto elettrica? Business immaturo con costi energetici e sociali insostenibili»
https://www.ilsole24ore.com/art/il-...enibili-AD6XQ38

tutta gente che non capisce un caxxo di auto


E subito dopo ha annunciato 15 modelli full elettric nei prossimi 4 anni.

Niente male, buttare miliardi per un business immaturo
Mars9515 Maggio 2021, 16:32 #24
Originariamente inviato da: Darkon
Quindi che proponi di fare? Perché ormai sento tantissima gente sugli argomenti più disparati dire "eh ma è presto per questa tecnologia prima bisogna adeguare".

Ok... visto che a oggi non abbiamo reattori a fusione e tantomeno il dilitio di Star Trek o altra fanta-energia che si fa? Facciamo finta di niente? Aspettiamo decenni bene che va per scoprire fantomatiche forme di energia?

Passare all'elettrico richiederà minimo e dico minimo, se tutto va bene, almeno 15 anni e questo per arrivare a una sostituzione dei termici che diventi rilevante sul serio. Se non iniziamo oggi quando iniziamo? Fra 15 anni? Oppure vogliamo aspettare di trovarci in emergenza globale e fare le cose allora veramente di corsa?

L'elettrico è palese che non sia la soluzione all'inquinamento ma contribuisce a farci guadagnare tempo in attesa di soluzioni migliori.


Semplicemente mentre si spinge per la transizione all'elettrico bisogna spingere anche le fonti energetiche pulite e rinnovare le infrastrutture.
Chi cavolo ha detto "facciamo finta di niente"?
Eolico ma soprattutto solare sono fonti pulite su cui si può puntare subito, molte nazioni lo stanno facendo ma non abbastanza.
In Italia poi, dove avremmo tecnologia da vendere, a furia di ascoltare disagiati e trogloditi si riesce a fare poco o nulla.

Originariamente inviato da: Mparlav
E subito dopo ha annunciato 15 modelli full elettric nei prossimi 4 anni.

Niente male, buttare miliardi per un business immaturo


Perchè va letto ancora l'articolo non solo il titolo.
Toyoda spiega abbastanza bene che il problema è che le fonti energetiche sono ancora fossili, sia per la produzione di auto che poi per usarle, inoltre la rete non sarebbe adeguata per una diffusione di massa.
Il suo è un messaggio alla classe politica per dire che non basta produrre auto elettriche.
Mparlav15 Maggio 2021, 16:48 #25
Non stanno spingendo fonti alternative e rinnovo infrastrutture elettriche?
Direi il contrario, visto che gli investimenti europei superano quelli per la transizione alla mobilità elettrica.
Se venissero assecondate le richieste dell'industria automobilistica, oggi andremmo in giro ancora con le auto Euro 0 ( quando furono obbligati ai catalizzatori quasi 30 anni fa', leggevi gli stessi piagnistei di oggi, a causa del costo del platino)
Mparlav15 Maggio 2021, 17:03 #26
Originariamente inviato da: Mars95

Perchè va letto ancora l'articolo non solo il titolo.
Toyoda spiega abbastanza bene che il problema è che le fonti energetiche sono ancora fossili, sia per la produzione di auto che poi per usarle, inoltre la rete non sarebbe adeguata per una diffusione di massa.
Il suo è un messaggio alla classe politica per dire che non basta produrre auto elettriche.


Letto al tempo l'articolo e commentato anche la news qui su hwupgrade.
Il riferimento di Toyota era soprattutto per il Giappone, che è parecchio indietro nella transizione alle fonti energetiche alternative ed ha spinto sul termoelettrico per compensare le perdite dovute alle chiusure delle centrali nucleari negli ultimi 10 anni.
Eolico e fotovoltaico solo in minima parte.
E solo una parte delle centrali è stata riaperta per allungare un po' i tempi prima degli inevitabili investimenti astronomici per il loro smantellamento nei prossimi 20 anni.
Tant'è che vorrebbero spingere l'idrogeno per la mobilità, che attualmente ricavano soprattutto dal carbone australiano, quindi ancor meno ecologico, e soprattutto più inefficiente (vedi studi di Bmw e VW)
La Toyota Mirai, alla seconda generazione, è l'emblema di quanta strada debbano fare per recuperare il gap con le auto full electric. E qui di anche loro devono adeguarsi alla concorrenza.
Ciò nonostante l'idrogeno sta' ricevendo cospicui investimenti, pubblico e privati, perché è un alternativa valida soprattutto per il traffico pesante.
k0nt315 Maggio 2021, 17:05 #27
Originariamente inviato da: Mars95
Perchè va letto ancora l'articolo non solo il titolo.
Toyoda spiega abbastanza bene che il problema è che le fonti energetiche sono ancora fossili, sia per la produzione di auto che poi per usarle, inoltre la rete non sarebbe adeguata per una diffusione di massa.
Il suo è un messaggio alla classe politica per dire che non basta produrre auto elettriche.

Certo e la sua soluzione quale sarebbe? L'idrogeno?
toca197915 Maggio 2021, 18:07 #28
Consiglio a chi fosse interessato all'argomento di andare a vedersi su youtube il ted x di Michael Shellenberger intitolato Why renewables can’t save the planet.
Un'interessante disamina sui problemi delle rinnovabili e perchè, in ultima analisi, a salvarci potrebbe essere proprio il tanto vituperato nucleare.
Anticipo subito eventuali obiezioni, il signore in oggetto è un ambientalista convinto e un sostenitore della prima ora delle rinnovabili
Darkon15 Maggio 2021, 18:17 #29
Originariamente inviato da: Mars95
Semplicemente mentre si spinge per la transizione all'elettrico bisogna spingere anche le fonti energetiche pulite e rinnovare le infrastrutture.
Chi cavolo ha detto "facciamo finta di niente"?
Eolico ma soprattutto solare sono fonti pulite su cui si può puntare subito, molte nazioni lo stanno facendo ma non abbastanza.
In Italia poi, dove avremmo tecnologia da vendere, a furia di ascoltare disagiati e trogloditi si riesce a fare poco o nulla.


Ti avevo frainteso allora... pensavo dicessi di non fare niente. Errore mio.
Per il resto non so se solare ed eolico basteranno ma io metterei per legge che ogni nuova costruzione debba avere il tetto a fotovoltaico monocristallino e avresti già dato una spinta al cambiamento.

Un'interessante disamina sui problemi delle rinnovabili e perchè, in ultima analisi, a salvarci potrebbe essere proprio il tanto vituperato nucleare.


Su questo non c'è dubbio... le rinnovabili hanno evidenti limiti. Il problema è che a salvarci sarà ovviamente il nucleare ma non la fissione ma la fusione. Sperando che arrivi in tempi non troppo lunghi.
toca197915 Maggio 2021, 18:32 #30
Originariamente inviato da: Darkon
Ti avevo frainteso allora... pensavo dicessi di non fare niente. Errore mio.
Per il resto non so se solare ed eolico basteranno ma io metterei per legge che ogni nuova costruzione debba avere il tetto a fotovoltaico monocristallino e avresti già dato una spinta al cambiamento.



Su questo non c'è dubbio... le rinnovabili hanno evidenti limiti. Il problema è che a salvarci sarà ovviamente il nucleare ma non la fissione ma la fusione. Sperando che arrivi in tempi non troppo lunghi.


Ovviamente la fusione sarebbe la soluzione migliore ma negli ambienti scientifici gira da anni ormai una battuta; per la fusione ci vogliono sempre ancora 25 anni (traduzione grezza della battua fusion is always 25 years away).
Nel frattempo andrebbe seriamente considerato quale approccio sia preferibile in termini di emissioni, costi e affidabilità ed è una discussione che andrebbe fatta adesso perchè per costruire centrali nucleari ci vogliono molti anni e, anche ammesso che il progetto ITER dimostri la fattibilità della fusione, per giungere allo sfruttamento commerciale della stessa ci vorranno almeno altri 30-40 anni.
Da ultimo ci sono parecchi studi che hanno messo in evidenza come la costruzione di pannelli solari, soprattutto quelli più economici, si incredibilmente inquinante

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