Cina, nuovo standard di ricarica con potenza fino a 900 kW e 1500 V

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Tecnologia Cina, nuovo standard di ricarica con potenza fino a 900 kW e 1500 V

Secondo la presentazione della State Grid Corporation of China (SGCC), citata dall'Assemblea Generale CHAdeMO, la Cina sta sviluppando una nuova versione dello standard di ricarica rapida locale GB/T

 
36 Commenti
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Qarboz21 Giugno 2018, 07:37 #11
Originariamente inviato da: Zenida
Beh immagino che le celle di un'auto non siano in serie ma in tanti piccoli gruppi paralleli. Quindi è possibile che la potenza erogata venga suddivisa per ricaricare le celle in parallelo.

L'unica parte sensibile dell'auto sarebbe, quindi, il connettore d'ingresso prima degli splitter, ma non le celle che in teoria dovrebbero sostenere una potenza ridotta.


In ogni caso caricare una batteria in 15 minuti significa "pompare" una corrente almeno 4 volte la capacità della batteria stessa (4C), e ciò, IMHO, non rende le celle felici di subire tale trattamento...


Io, invece, mi chiedo come facciano a gestire, a livello di rete di distribuzione, gli sbalzi di richiesta di potenza che provocano queste stazioni di ricarica; cioè mi immagino almeno una decina di questi "distributori" in una piccola città che richiedono 900kW di potenza alla rete per ogni auto in ricarica. Ad esempio, in un certo momento potrebbero collegarsi 5-6 auto (ma potrebbero essere molte di più in una o più "colonnine", e la rete dovrebbe essere in grado di erogare circa 5MW in più senza fiatare...
+Benito+21 Giugno 2018, 09:13 #12
Lavorare con tensioni sopra i 400V in italia mi sembra francamente inverosimile, soprattutto per sicurezza.
+Benito+21 Giugno 2018, 09:14 #13
Originariamente inviato da: Qarboz
In ogni caso caricare una batteria in 15 minuti significa "pompare" una corrente almeno 4 volte la capacità della batteria stessa (4C), e ciò, IMHO, non rende le celle felici di subire tale trattamento...


Io, invece, mi chiedo come facciano a gestire, a livello di rete di distribuzione, gli sbalzi di richiesta di potenza che provocano queste stazioni di ricarica; cioè mi immagino almeno una decina di questi "distributori" in una piccola città che richiedono 900kW di potenza alla rete per ogni auto in ricarica. Ad esempio, in un certo momento potrebbero collegarsi 5-6 auto (ma potrebbero essere molte di più in una o più "colonnine", e la rete dovrebbe essere in grado di erogare circa 5MW in più senza fiatare...


Non è verosimile che la potenza al singolo punto sia sommabile per n punti. Molto probabile che sia la potenza di picco, e che la fornitura della stazione di ricarica sia non di molto superiore.
TheDarkAngel21 Giugno 2018, 09:54 #14
Originariamente inviato da: Qarboz
In ogni caso caricare una batteria in 15 minuti significa "pompare" una corrente almeno 4 volte la capacità della batteria stessa (4C), e ciò, IMHO, non rende le celle felici di subire tale trattamento...


Io, invece, mi chiedo come facciano a gestire, a livello di rete di distribuzione, gli sbalzi di richiesta di potenza che provocano queste stazioni di ricarica; cioè mi immagino almeno una decina di questi "distributori" in una piccola città che richiedono 900kW di potenza alla rete per ogni auto in ricarica. Ad esempio, in un certo momento potrebbero collegarsi 5-6 auto (ma potrebbero essere molte di più in una o più "colonnine", e la rete dovrebbe essere in grado di erogare circa 5MW in più senza fiatare...


Dovrà necessariamente cambiare il concetto di "ricarica" dell'auto, non sarà più verosimile che lo si faccia in quel 5% di uso ma nel 95% di tempo che resta ferma.
Che tutti si mettano a caricare le batterie a 4C non è logico, si andrà a 0,1C o 0,05C e ricariche molto saltuarie tra 1C e 4C.
+Benito+21 Giugno 2018, 10:27 #15
ovviamente no, ma qui abbiamo un altro atteggiamento nei confronti della sicurezza.
+Benito+21 Giugno 2018, 11:39 #16
Piacevole interloquire con te, sempre. Mamma mia.

Qui in italia credo che mai vedremo una presa a 1500V per caricare un'automobile, in cina invece c'è, fine.
TheDarkAngel21 Giugno 2018, 11:45 #17
Originariamente inviato da: +Benito+
Qui in italia credo che mai vedremo una presa a 1500V per caricare un'automobile, in cina invece c'è, fine.


Aspettiamo i nuovi tesla supercharger, adesso sono 400v per 120kw, il prossimo step che dovrebbe arrivare l'anno prossimo (?) andrà oltre per forza
+Benito+21 Giugno 2018, 12:18 #18
Il punto è che Enel fino a 120 kW può fornire in BT, oltre devi fare la cabina, che costa TANTI soldi e sposta il punto di pareggio della stazione di ricarica di anni.
E' vero che andare su una stazione da...5 punti?...non può andare bene con 120 kW, magari con 400-500 kW te la cavi. Però una stazione da 5 punti ha un giro d'affari che giustifica la cabina, una stazione da 2 punti con bilanciamento della potenza per un massimo di 120 kW no.
+Benito+21 Giugno 2018, 12:35 #19
Umh...non la vedo così. Questa è una fase di transizione. Le auto elettriche non sono, per principio, vincolate al trasporto del combustibile, per cui l'idea di ricaricare in un punto comune è anacronistica.
In ogni caso la rete di distribuzione dovrà essere stravolta, se si pensa che almeno il 50% del valore energetico del combustibile verrà trasferita sulla rete nei prossimi 50 anni.
Significa interventi strutturali su generazione e distribuzione. Ad esempio, oggi la distribuzione è a 400V ma le tre fasi vengono smazzate agli utenti finali con tre linee monofase a 230V.
Questo paradigma dovrà verosimilmente cambiare in futuro, per aumentare la potenza elettrica contenendo le perdite.
E' probabile che tra 20-30 anni la rete monofase a 230V sarà dismessa in favore della rete trifase a 400V.
Con tre fasi mantenendo la sezione di cavi commerciali da 16A porti 10 kW a utenza, che sono sufficienti a caricare l'auto di notte.

Il delta di potenza disponibile a livello di generazione tra l'una e le sei (parlo di potenza di picco-richiesta della rete) attualmente ammonta a circa 25GW. Se si ipotizza un prelievo di 10 kW a punto, siginfica avere un potenziale di 2.500.000 veicoli in ricarica durante la notte, senza intervenire sulla generazione, ma "solo" sulla distribuzione.

Una bella differenza rispetto a costruire 25 GW di nuove centrali (+50% della richiesta attuale) e incrementare la capacità della rete. Lavorando di notte, in prima battuta (dipende dall'intensità di domanda locale e dalla potenza delle centrali di quartiere), sarebbe sufficiente cambiare la distribuzione dalla cabina agli utenti (con contatori adeguati senza rifare gli impianti interni agli edifici) e ci sarebbe disponibilità di una grande quota di potenza disponibile, notturna, per caricare le auto quando sono tranquille parcheggiate a casa.
Qarboz21 Giugno 2018, 14:15 #20
Originariamente inviato da: +Benito+
Non è verosimile che la potenza al singolo punto sia sommabile per n punti. Molto probabile che sia la potenza di picco, e che la fornitura della stazione di ricarica sia non di molto superiore.

Io volevo sottolineare un altro aspetto, e cioè p.es. se in N stazioni di ricarica della stessa città, che presumibilmente sarà servita da una -massimo due- linea ad alta tensione, sono in carica contemporaneamente N auto che richiedono 900kW l'una, l'aumento del fabbisogno di energia istantanea è enorme. Se poi consideriamo anche altre città uscirebbero dei numeri improponibili. Ma immagino che tali considerazioni le abbiano fatte anche chi ha progettato quelle colonnine ed abbiano risolto il problema in un qualche modo: è questo che mi incuriosisce


Originariamente inviato da: TheDarkAngel
Dovrà necessariamente cambiare il concetto di "ricarica" dell'auto, non sarà più verosimile che lo si faccia in quel 5% di uso ma nel 95% di tempo che resta ferma.
Che tutti si mettano a caricare le batterie a 4C non è logico, si andrà a 0,1C o 0,05C e ricariche molto saltuarie tra 1C e 4C.

Questa mi sembra una buona considerazione


Originariamente inviato da: +Benito+
Lavorare con tensioni sopra i 400V in italia mi sembra francamente inverosimile, soprattutto per sicurezza.

Le norme europee (e probabilmente anche altre che non conosco) considerano bassa tensione fino a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua. Ovvio che occorrono materiali adatti, ma non ci vedo pericoli particolari


Originariamente inviato da: +Benito+
Il punto è che Enel fino a 120 kW può fornire in BT, oltre devi fare la cabina, che costa TANTI soldi e sposta il punto di pareggio della stazione di ricarica di anni.
E' vero che andare su una stazione da...5 punti?...non può andare bene con 120 kW, magari con 400-500 kW te la cavi. Però una stazione da 5 punti ha un giro d'affari che giustifica la cabina, una stazione da 2 punti con bilanciamento della potenza per un massimo di 120 kW no.

Vero che una cabina costa tanto, ma è anche vero che il costo del kwh è decisamente più basso in MT che in BT


Originariamente inviato da: +Benito+
Umh...non la vedo così. Questa è una fase di transizione. Le auto elettriche non sono, per principio, vincolate al trasporto del combustibile, per cui l'idea di ricaricare in un punto comune è anacronistica.
In ogni caso la rete di distribuzione dovrà essere stravolta, se si pensa che almeno il 50% del valore energetico del combustibile verrà trasferita sulla rete nei prossimi 50 anni.
Significa interventi strutturali su generazione e distribuzione. Ad esempio, oggi la distribuzione è a 400V ma le tre fasi vengono smazzate agli utenti finali con tre linee monofase a 230V.
Questo paradigma dovrà verosimilmente cambiare in futuro, per aumentare la potenza elettrica contenendo le perdite.
E' probabile che tra 20-30 anni la rete monofase a 230V sarà dismessa in favore della rete trifase a 400V.
Con tre fasi mantenendo la sezione di cavi commerciali da 16A porti 10 kW a utenza, che sono sufficienti a caricare l'auto di notte.

Il delta di potenza disponibile a livello di generazione tra l'una e le sei (parlo di potenza di picco-richiesta della rete) attualmente ammonta a circa 25GW. Se si ipotizza un prelievo di 10 kW a punto, siginfica avere un potenziale di 2.500.000 veicoli in ricarica durante la notte, senza intervenire sulla generazione, ma "solo" sulla distribuzione.

Una bella differenza rispetto a costruire 25 GW di nuove centrali (+50% della richiesta attuale) e incrementare la capacità della rete. Lavorando di notte, in prima battuta (dipende dall'intensità di domanda locale e dalla potenza delle centrali di quartiere), sarebbe sufficiente cambiare la distribuzione dalla cabina agli utenti (con contatori adeguati senza rifare gli impianti interni agli edifici) e ci sarebbe disponibilità di una grande quota di potenza disponibile, notturna, per caricare le auto quando sono tranquille parcheggiate a casa.

La distribuzione dalla cabina al palazzo è già trifase (tranne, forse, ad una qualche casetta indipendente in mezzo alla campagna). Ma fare quello che auspichi significa di fatto triplicare la potenza disponibile al contatore, il che comporta triplicare le sezioni dei cavi e triplicare la potenza dei trasformatori (o triplicare la quantità dei trasformatori o una combinazione delle due)
Che poi è abbastanza inutile avere disponibile tale potenza fino al contatore se non si mette mano all'impianto elettrico dell'utente, che significa come minimo raddoppiare il numero dei conduttori dal contatore al box auto (se non è disponibile il box auto è tutto inutile), il che non è sempre una passeggiata (p.es. io ho il box in un'unità separata, e raddoppiare i cavi di tutti i condomini significa intervenire con scavi e lavori di muratura...)

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