Secondo ING nel 2035 in Europa saranno vendute solo auto elettriche

di pubblicata il , alle 18:21 nel canale Tecnologia Secondo ING nel 2035 in Europa saranno vendute solo auto elettriche

Le batterie diventano più performanti e il pubblico guarda con più interesse le vetture elettriche. Ma secondo la banca olandese ING tutto ciò non è poi così positivo...

 

Prima Volvo annuncia la decisione di produrre esclusivamente auto elettriche a partire dal 2019, e poi il governo francese stabilisce che dal 2040 non sarà più possibile commercializzare vetture con motore diesel o benzina: in Europa il fenomeno delle vetture elettriche sta iniziando ad assumere contorni interessanti.

A tratteggiare meglio il quadro è un'analisi condotta dalla banca olandese ING, la quale sostiene che entro il 2035 tutte le nuove auto vendute in Europa saranno con propulsione elettrica. Il report redatto da ING, però, non usa toni entusiastici e anzi dipinge uno scenario abbastanza fosco, sostenendo che la "rivoluzione dei veicoli elettrici minaccia il settore europeo dell'auto".

Ma che cosa porterà, secondo ING, ad un'accelerazione verso le automobili elettriche? La previsione è che le barriere che attualmente trattengono i consumatori dall'orientare le proprie spese in direzione di una vettura a propulsione elettrica andranno sgretolandosi nei prossimi anni.

I prezzi delle batterie sono in calo, le automobili possono coprire una maggior distanza tra una ricarica e l'altra e le operazioni per ricaricare completamente le batterie si stanno facendo più rapide. Tutto ciò nel complesso contribuisce ad aumentare fiducia ed interesse dei consumatori, che inizieranno a considerare le vetture elettriche come una alternativa realmente percorribile rispetto alle vetture con motore a combustione.

ING sottolinea però che i produttori europei di automobili detengono solamente il 3% delle quote di mercato nella produzione di batterie litio-ione. Ciò significa, in altri termini, che qualsiasi realtà europea che volesse rispondere ad una eventuale crescita della domanda di auto elettriche sarà giocoforza dipendente da paesi come Cina e Giappone per le batterie e altri materiali ad esse legati.

Un ulteriore elemento di chiaroscuro sollevato da ING riguarda la riduzione dei posti di lavoro associata alla maggior produzione di auto elettriche: queste ultime infatti necessitano di un minor numero di parti (il motore a combustione è molto più complesso di un motore elettrico) e il loro assemblaggio può essere automatizzato in misura maggiore di quanto già non accada attualmente con la produzione di automobili tradizionali.

Infine secondo ING il settore automobilistico europeo dovrà essere in grado di adattare i propri modelli di business, andando in direzione di un approccio che valorizzi l'erogazione dei servizi in misura maggiore rispetto alla vendita delle auto.

16 Commenti
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polkaris14 Luglio 2017, 18:43 #1
Report interessante, ma la previsione significativa è quella a breve termine: (1) autonomia sufficiente nel 2020 e (2) costo competitivo nel 2024. Il resto viene da sé. Vedremo... per ora, e siamo quasi al 2018 le auto elettriche costano tantissimo ed hanno poca autonomia e in giro se ne vedono poche.
Mparlav14 Luglio 2017, 18:47 #2
Devono pianificare la costruzione di fabbriche di batterie in Europa ora, per non rimanere indietro tra 10 anni ed essere troppo dipendenti dalla produzione estera (sebbene l'Europa sia comunque dipendente per il petrolio e lo sarebbe in futuro per il Litio).

Valutare un alternativa di propulsione ad emissioni zero, o comunque molto più basse di quelle attuali dei motori benzina/diesel.
Ma nelle incertezze dell'idrogeno, vedo poche alternative

Dare una sfoltita al parco auto circolante abbatterebbe non poco le emissioni:

Link ad immagine (click per visualizzarla)
Dark_Lord14 Luglio 2017, 19:49 #3
l'auto elettrica in sé non sarebbe male, il problema sono le batterie, con il passare del tempo e delle ricariche perdono efficienza e durano sempre meno, poi il costruirle/smaltirle è estremamente inquinante. per come la vedo io, questa tecnologia non prenderà piede veramente finché non svilupperanno accumulatori più ecologici e che non risentano della vecchiaia e dei centinaia di cicli di carica/scarica
marchigiano14 Luglio 2017, 21:24 #4
solite minc**ate tipo quello che voleva vietare gli iphone...

ma se può servire a svalutare ben venga, mi faccio un bel dieselozzo 3000 a due soldi

l'unica cosa credibile, è che nel 2035 potrebbero obbligare a vendere solo auto ibride capaci di percorrere qualche km solo a batteria

di più è impossibile

persone serie e preparate, che volessero realmente abbattere le emissioni di co2 e la dipendenza da petrolio e metano esteri, dovrebbero obbligare l'uso di pdc al posto delle caldaie (a parte limitate aree geografiche), infissi e pareti con un isolamento decente, piastre a induzione al posto dei fornelli

ma poi gli arabi non regalerebbero più i rolex d'oro a queste persone quindi ci teniamo le leggi ridicole...
azi_muth14 Luglio 2017, 22:48 #5
Originariamente inviato da: Mparlav
Devono pianificare la costruzione di fabbriche di batterie in Europa ora, per non rimanere indietro tra 10 anni ed essere troppo dipendenti dalla produzione estera (sebbene l'Europa sia comunque dipendente per il petrolio e lo sarebbe in futuro per il Litio).


Ma anche per le terre rare di cui è monopolista la Cina che poi è molto probabile sarà una delle protagoniste della rivoluzione elettrica aumentando il suo potere geopolitico...
Non a caso dal 2019 Volvo smetterà di produrre motori a combustione interna...

Originariamente inviato da: marchigiano
persone serie e preparate, che volessero realmente abbattere le emissioni di co2 e la dipendenza da petrolio e metano esteri, dovrebbero obbligare l'uso di pdc al posto delle caldaie (a parte limitate aree geografiche), infissi e pareti con un isolamento decente, piastre a induzione al posto dei fornelli


vabbè ma i trasporti producono una bella fetta di gas serra, e con il cambiamento climatico in atto tutto fa brodo per cercare di limitare le emissioni.
Il vero problema è a monte:
Questa è la produzione di gas serra a livello mondiale per settore:

Link ad immagine (click per visualizzarla)
http://ar5-syr.ipcc.ch/topic_observedchanges.php

I trasporti producono il 14% dei gas serra, gli edifici il 6,4% direttamente
mentre indirettamente ossia tramite la produzione di energia elettrica assorbita per settore per un altro 12%.
Ossia quasi META' delle emissioni di gas serra deriva da energia elettrica che viene consumata per il riscaldamento...(quindi le caldaie pesano fino ad un certo punto...). Ma il 25% dei gas serra proviena dalla produzione energetica. Se si azzerasse la produzione di gas serra dagli edifici e dai trasporti inevitabilmente si rischia di spostare il problema alla produzione di energia elettrica che anche considerando sistemi più efficienti di consumo è legata oggi a fonti energetiche che producono gas serra come carbone, gas e petrolio.
marchigiano15 Luglio 2017, 00:41 #6
Originariamente inviato da: azi_muth
vabbè ma i trasporti producono una bella fetta di gas serra, e con il cambiamento climatico in atto tutto fa brodo per cercare di limitare le emissioni.


si ma l'auto elettrica non risolve l'emissione ma lo sposta e forse ne fa anche di più globalmente

mentre pdc rende 2-3 volte una caldaia, un isolamento domestico decente fa risparmiare almeno 3-4 volte l'energia, un fornello a induzione 2 volte

senza contare il minor rischio di scoppio eliminando il gas dalle case
zappy15 Luglio 2017, 15:36 #7
Originariamente inviato da: marchigiano
solite minc**ate tipo quello che voleva vietare gli iphone...

nessuno ha mai voluto vietare gli iPhone. era una sparata giornalistica che non c'entrava nulla con i fatti reali.
persone serie e preparate, che volessero realmente abbattere le emissioni di co2 e la dipendenza da petrolio e metano esteri, dovrebbero obbligare l'uso di pdc al posto delle caldaie (a parte limitate aree geografiche), infissi e pareti con un isolamento decente, piastre a induzione al posto dei fornelli

vero, specie x quanto riguarda l'isolamento: fosse fatto bene sarebbe indifferente usare caldaie o altro.
i consumi energetici di riscaldamento e raffreddamento sono enormi.
azi_muth15 Luglio 2017, 15:37 #8
E' un discorso complesso, ma qualche calcolo penso possa rendere l'idea.

La e-golf consuma 12,7 Kwh/100 Km nel ciclo combinato.
Per produrre 1Kwh di energia in Italia si producono circa 337gr. di Co2.
Per 100 km la e-golf produce 4,27 Kg di Co2

http://www.lastampa.it/2016/11/22/m...MZM/pagina.html

Una Golf diesel 1.4 Euro5 (122 cv) che come prestazioni è leggermente inferiore produce 138gr di Co2/Km. Per 100 km la golf diesel produce 13,8 Kg di Co2.
http://www.ilsole24ore.com/speciali...n_benzina.shtml

Sono 3 volte quelli prodotti da quella elettrica senza contare i processi di produzione e trasporto dell'energia fossile...ma ci sono auto che con prestazioni superiore che producono valori altrettanto bassi.
Andrebbero seguite entrambe la strade ma sicuramente più facile ( ha un minore impiego di capitale) cambiare auto rispetto a ristrutturare una casa.
zappy15 Luglio 2017, 15:39 #9
Originariamente inviato da: azi_muth
...Non a caso dal 2019 Volvo smetterà di produrre motori a combustione interna...

ancora 'sta fake?
NON è vero!
L'unica cosa che Volvo ha dichiarato è che i NUOVI modelli in FUTURO saranno elettrici.
nel 2019 non cesserà la produzione di un bel niente!
azi_muth15 Luglio 2017, 16:08 #10
Originariamente inviato da: zappy
ancora 'sta fake?
NON è vero!
L'unica cosa che Volvo ha dichiarato è che i NUOVI modelli in FUTURO saranno elettrici.
nel 2019 non cesserà la produzione di un bel niente!


Nuovi modelli significa che in un tempo ragionevolmente breve smettono la produzioni di modelli con motore a combustione interna.
E' comunque un progetto ambizioso per un costruttore di auto...non cambia il senso di quello che ho scritto: la Cina vuol essere protagonista di questa transizione.

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