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Da Hyundai e Kia un'auto sportiva elettrica con l'aiuto di Rimac

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Tecnologia Da Hyundai e Kia un'auto sportiva elettrica con l'aiuto di Rimac

Hyundai e Kia sono già particolarmente attente sul versante elettrico, ma nessuna delle due case automobilistiche ha fino a oggi provveduto a lanciare un modello con prestazioni importanti

 

Hyundai e Kia stanno portando avanti progetti molto seri per quanto riguarda i veicoli elettrici: tra gli altri, si veda il caso di Kia Niro EV. Ma fino a oggi non si sono occupate nello specifico di veicoli elettrici con prestazioni importanti.

Anche su questo punto, però, potrebbero esserci notevoli cambiamenti a brevi, dato che le due case automobilistiche hanno annunciato un investimento di 80 milioni di Euro in Rimac Automobili, il produttore croato di supercar dietro al progetto C_Two. L'intento è quello di produrre un veicolo elettrico per ciascuno dei due brand: quindi, appartenente alla linea "N" nel caso di Hyundai e con tecnologia a celle a combustibile per Kia.

Rimac C_Two

L'investimento è ripartito con 64 milioni di euro provenienti da Hyundai e 16 milioni di euro da Kia. Fino a oggi sono trapelati pochissimi dettagli sul nuovo progetto, se non che il primo prototipo arriverà prima della fine del 2020.

Rimac ha già avviato diverse collaborazioni con altre case automobilistiche, tra cui Aston Martin, Jaguar e Koenigsegg, mentre Porsche ha acquisito il 10% del suo capitale con l'obiettivo di mettersi al passo con i suoi rivali per quanto riguarda i veicoli a trazione completamente elettrica e per cercare di riservarsi un posto di riguardo tra i clienti Rimac. Anche Camel Group, un grosso produttore di batterie cinese, ha investito nel gruppo croato.

Nonostante queste partnership, Rimac rimane un'azienda piuttosto piccola, con 500 dipendenti. Inoltre, proviene da una nazione senza una grande tradizione nell'industria automobilistica. Ma questo non le ha impedito di catturare le attenzioni dei grossi investitori, grazie alla proposta, perlomeno nelle intenzioni, di supercar capaci di ridurre i consumi elettrici e di mantenere prestazioni importanti, con un'aerodinamica aggressiva.

Naturalmente, perché l'elettrico si affermi è più importante che ci sia disponibilità per i clienti di veicoli di classe utilitaria. Allo stesso tempo le supercar come quelle proposte da Rimac servono per catalizzare le attenzioni del grande pubblico sull'elettrificazione e le sue sfide, nonché sull'urgenza del passaggio in termini di lotta all'inquinamento e gestione del traffico sulle strade. Tesla ha già imboccato questa direzione con i veicoli della linea Roadster.

Un altro investimento notevole nel settore elettrico è quello fatto da Byton per lo stabilimento da 1,4 miliardi per la produzione della nuova M-Byte.

5 Commenti
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kamon15 Maggio 2019, 11:50 #1
Caspita, sembra che rimac stia facendo faville sotto il profilo dell'appeal per gli investitori... Nonostante Hammond.
Mparlav15 Maggio 2019, 12:12 #2
Anche la Pininfarina Battista sarà basata sulla Rimac Concept Two (ne faranno 150 da 2 milioni di euro cadauna così come le Rimac).
Era previsto da diverso tempo una Kia fuel cell per il 2020 (quindi idrogeno + motori elettrici).
C'è da vedere se riusciranno ad abbassarne il prezzo, visto che la Hyundai Nexo viaggia sui 70.000 euro.
Le batterie fuel cell sono più economiche delle Litio (siamo intorno ad 1/3 del prezzo per KWh delle litio), ma i serbatoi rinforzati per l'idrogeno si mangiano una parte di questo risparmio.
Oltre al discorso costo e rifornimento idrogeno.
andbad15 Maggio 2019, 13:08 #3
Originariamente inviato da: Mparlav
Oltre al discorso costo e rifornimento idrogeno.


Ecco, parliamone. Perché sembra che l'idrogeno sia la panacea di tutti i mali, ma sapete quanto costa metter su un distributore di idrogeno? Sapete quanto costa trasportarlo e stoccarlo?
Senza contare questo:
Link ad immagine (click per visualizzarla)

La gente si lamenta che le auto elettriche prendono fuoco, ma poi vorrebbe l'auto ad idrogeno...

By(t)e
Ragerino15 Maggio 2019, 18:09 #4
Ok, visto che parliamo di alimentazione alternativa, dov'è finita la tecnologia a micro turbina ceramica a gas per caricare le batterie? Tempo fa avevo letto di un azienda cinese che doveva implementare questa tecnologia.
L'auto elettrica con un 'range extender' di sorta è la cosa ideale.
Mparlav15 Maggio 2019, 21:01 #5
La Jaguar doveva implementarlo sulla C-X75 (presentata 9 anni fa'), ma poi è rimasta allo stato di concept, hanno fatto una dozzina di esemplari e bloccato la produzione di massa (1 milione di euro il prezzo stimato al tempo)

https://www.greencarcongress.com/20...5-20100930.html

In pratica, 4 motori elettrici da 195 CV (50 Kg cadauno) alimentati da 2 micro turbine range extender (35 Kg), pacco batterie litio da 230 Kg (autonomia 100 Km full electric) e serbatoio da 60 l (o bombola) che potevano essere alimentate con diversi tipi di carburante facendo piccole modifiche al sistema d'alimentazione.
Una ibrida plug in con emissioni di CO2 da 28 mg/Km ed una vera sportiva: pesava 1350 Kg per 780 CV.

Personalmente la trovavo anche molto bella.

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